Consegnare i vaccini in ogni angolo del mondo è un'impresa complessa. È necessaria una catena di eventi coordinati con precisione in ambienti a temperatura controllata per conservare, gestire e trasportare questi prodotti salvavita. Questa catena è chiamata catena del freddo.
Per quanto riguarda le catene del freddo farmaceutiche, esistono normative molto chiare sui processi di trasporto e stoccaggio, in particolare all'interno dell'Unione Europea. I biomedicinali, come i vaccini, devono essere conservati costantemente in un intervallo di temperatura limitato - tra i 2°C e gli 8°C - dal momento della produzione fino al momento della vaccinazione, perché temperature troppo alte o troppo basse possono far perdere al vaccino la sua efficacia. Una volta che un vaccino perde la sua potenza, non può essere recuperato o ripristinato.1 Farmacie, ospedali e distributori sono tenuti a monitorare e controllare la conservazione a freddo dei loro biomedicinali sia durante il trasporto che in magazzino.
Queste norme potrebbero presto diventare ancora più severe. Attualmente, le GDP (Good Distribution Practices) rendono le aziende farmaceutiche direttamente responsabili dei farmaci nella catena del freddo, dalla produzione fino all'ingresso nel paziente. Le nuove norme, se approvate, faranno ricadere sui distributori all'ingrosso la responsabilità di garantire il mantenimento della qualità e dell'integrità dei farmaci lungo tutta la catena di fornitura. È qui che entra in gioco Rebus Labs.